Più di 800. Un piccolo esercito, ma il più pacifico del mondo. Fatto di uomini e donne che lavorano per sfamare altri uomini e donne, proteggendo e tutelando territorio e ambiente. Parliamo della grande famiglia degli agricoltori di Coldiretti Arezzo, che, appunto in circa ottocento, in una fitta serie di appuntamenti in tutta la provincia, hanno preso parte agli incontri che Coldiretti Arezzo ha organizzato sul territorio che si sono conclusi con quello di Montemignaio in questa settimana.

“Dobbiamo partire dal punto cardine dell’attività di Coldiretti Arezzo: il socio, il titolare dell’azienda agricola – spiega il direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi  tracciando un bilancio degli incontri   -  è, e sarà sempre al centro assoluto del nostro progetto e con questi partecipatissimi incontri abbiamo voluto a contribuire a rendere proprio il socio Coldiretti sempre più protagonista nell’organizzazione, sul mercato e nella società: è strategico quindi, come facciamo sempre, incontrare la nostra base sociale”.

“Gli incontri appena conclusi – insiste il direttore – sono stati costruttivi e determinanti dove gli associati hanno potuto presentare alcuni problemi ed ascoltare azioni e progetti che si stanno portando avanti: hanno infatti rappresentato anche l’occasione per illustrare l’innovativo sistema di servizi alle imprese di Coldiretti Arezzo, sempre più rispondente alle nuove esigenze del mondo agricolo, in un’ottica di consulenza, di sviluppo, crescita e investimento: il territorio è la nostra forza, dove i progetti diventano realtà e dove gli associati sono i veri protagonisti delle azioni che Coldiretti mette in campo giorno per giorno”.

Al centro degli incontri sul territorio le tematiche più attuali: “Abbiamo affrontato argomenti centrali, che vanno dai progetti previsti dai piani regionali di sviluppo all’accesso al credito grazie a CreditAgri - spiega ancora Rossi - dalle possibilità dei progetti di filiera, alla difficile situazione legata alla questione della proliferazione incontrollata degli ungulati, alla questione della crisi dei prezzi dei prodotti agricoli all’origine, e fino anche a temi innovativi quali l’agricoltura sociale o alle opportunità offerte dalla rete di Campagna Amica, senza dimenticare le più attuali tematiche in area fiscale”.

“Questi incontri con gli agricoltori rappresentano insomma - ha spiegato a sua volta il presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, Tulio Marcelli – una condivisione i nostri soci agricoltori dell’impegno incessante di Coldiretti a tutela dei cardini del nostro patrimonio agroalimentare”.

“Con i nostri agricoltori ci siamo confrontati – spiega ancora Marcelli - e abbiamo convenuto sul fatto che le nostre imprese devono essere sempre più in grado di aprire nuove strade a produzioni tracciabili e legate al territorio, e che grazie all’impegno e alle battaglie Coldiretti, possiamo difendere, dati alla mano, una salubrità e una qualità dei prodotti che non hanno eguali”.

“Riteniamo strategico quindi - conclude il presidente – affiancare passo passo le imprese agricole, mettendole a conoscenza - soprattutto quelle guidate dai giovani da poco insediati in azienda e in questi incontri ne abbiamo visti tanti - delle opportunità che ci sono per accrescere la propria competitività e redditività. E mentre facciamo questo per le imprese, noi raccogliamo direttamente, che è forse la cosa più importante e il motivo di fondo di questi appuntamenti, le sollecitazioni e fabbisogni dei nostri imprenditori, a possiamo sostenerli sempre meglio nella quotidiana battaglia che affrontano per essere competitivi sul mercato globale”.