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18 Maggio 2017
VOUCHER: SUBITO UN NUOVO STRUMENTO CHE RISPONDA ALLE ESIGENZE DI IMPRESE E LAVORATORI

La vicenda dei voucher lo sappiamo, non si è chiusa bene, senza l’utilizzo dello strumento infatti hanno perso opportunità di lavoro nei campi migliaia di persone, impiegate esclusivamente nelle attività stagionali dell’agricoltura.
“Con l’esclusione dei voucher si sprecano occasioni di impiego per studenti, pensionati e cassa integrati occupati in campagna nella stagione primaverile estiva – spiega il Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli – adesso viene a mancare uno strumento utile, che ha consentito nel tempo di coniugare gli interessi dell’impresa agricola con la domanda di lavoro. Ora è fondamentale costruire ex-novo uno strumento che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori per non perdere le grandi opportunità occupazionali; a rimetterci in questo caso è il lavoro ed i lavoratori.
I voucher infatti non sottraggono lavoro, ma ne fanno emergere altro che potrebbe rimanere nelle maglie del sommerso”.
L’utilizzo dei voucher in agricoltura è stato pari ad appena l’1,6% del totale, praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto “imprigionato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito.
“In agricoltura nella provincia di Arezzo nel 2016, sono stati venduti 18.555 voucher – dice il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi - un’area la nostra a forte vocazione olivicolo e vitivinicola, questi dati hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne aretine. Occorre ora individuare una valida alternativa perché, con l’abrogazione della disciplina del voucher, il sistema agricolo è stato doppiamente penalizzato in quanto, se da una parte non si riscontravano nel settore indizi di abnorme e fraudolento utilizzo da dover correggere, dall’altra certamente – conclude Rossi - l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008, anno in cui sono nati i voucher ad oggi rischia, in assenza di interventi adeguati, di andare perduto”.

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