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4 Marzo 2008
VENDITA DIRETTA: VANTAGGI PER GLI AGRICOLTORI E PER I CONSUMATORI

Un mercato di agricoltori in ogni realtà per tagliare il caro spesa.  E’ la formula con cui Coldiretti Arezzo propone di abbattere i prezzi degli alimenti, che si moltiplicano, spesso in modo ingiustificato, passando dalla terra alla tavola, con la creazione di strutture create direttamente dagli imprenditori agricoli che, con frequenza giornaliera, mensile o settimanale propongano i prodotti locali ai consumatori.  La parola d’ordine, lanciata anche in territorio aretino, quindi è utilizzare le opportunità create dall’entrata in vigore del Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.301 del 29 novembre 2007, fortemente sostenuto dalla mobilitazione della Coldiretti, che ha aperto in tutti i comuni la possibilità di avviare mercati gestiti dagli agricoltori localizzati anche in zone centrali e con frequenza giornaliera, settimanale o mensile a seconda delle esigenze locali. Un’occasione importante per gli imprenditori alla ricerca di uno sbocco per i loro prodotti e per i consumatori a caccia di prodotti convenienti, freschi e genuini: requisiti assicurati dall’accorciamento della filiera. “Ricordo – spiega il direttore di Coldiretti Arezzo Claudio Massaro – che, in base al decreto del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, finalizzato a definire requisiti uniformi e standard per la realizzazione di questi farmer market, gli unici soggetti abilitati alla vendita diretta nei mercati riservati sono gli imprenditori agricoli, iscritti nel registro delle imprese (art.8 legge 580/1993), con azienda ubicata nell’ambito regionale o negli ambiti definiti per ogni mercato dalle amministrazioni comunali competenti; che vendano prodotti provenienti dalla propria azienda e/o dall'azienda di soci imprenditori agricoli, e prodotti ottenuti in seguito a manipolazione o trasformazione dei propri prodotti agricoli, che possono essere, volendo, integrati con altri prodotti regionali o provenienti dall’ambito previsto. I soggetti che possono svolgere la vendita per conto dell’impresa sono il titolare o i soci, i coadiuvanti, i dipendenti. L’accesso ai mercati riservati ad altri operatori commerciali è consentito, ma non per la vendita di prodotti agricoli o agroalimentari ed  è volta a favorire la fruibilità di queste strutture da parte dei consumatori interessati alla razionalizzazione della filiera agroalimentare, anche nei suoi rapporti con i servizi complementari". Per quanto riguarda il progetto "Tuttigiorni", realizzato dal comune di Montevarchi con risorse regionali, dice: "L'iniziativa,  come dimostra il disciplinare sottoscritto dalle aziende, pur rappresentando un'opportunità di vendita per le imprese aretine non può essere identificata con il  “Farmer Market” (Mercato degli Agricoltori) perchè non risponde  tutti i requisiti previsti dalle vigenti norme”, spiega il Direttore Massaro e annuncia: "Coldiretti in questa provincia punta a dare vita anche ad altre esperienze di fliera corta che rispettano in modo più stringente quanto previsto dalla Finanziaria e dal relativo decreto ministeriale".

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