La colomba batte le uova di cioccolato e si classifica come il preferito delle feste anche se in più di quattro famiglie su 10 (41%) si preparano quest’anno in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. La colomba è presente nel 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case. A dirlo è un’indagine di Coldiretti / Ixè in occasione della giornata dei “Dolci della Tradizione” che si è tenuta nei mercati di Campagna Amica presenti in tutta la Toscana con iniziative speciali a Sesto Fiorentino, Firenze, Arezzo, Pistoia, Siena, Grosseto e Pisa.
Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica dunque una preferenza per la colomba simbolo della pace, una novità – sottolinea Coldiretti Toscana – è rappresentata anche dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione come il Pan di Ramerino, il panino morbido e dolce fatto con uva sultanina (zibibbo) e rosmarino arrivato sino ai nostri giorni dal Medioevo, i ciambellini della Valdichiana sia aretina che senese, fatti di uova, zucchero, farina, burro, lievito e un goccio di vino dolce e molto semplici da preparare ed ancora i quaresimali, i simpatici biscotti a forma di lettere dell’alfabeto, tipici del periodo della Quaresima.
Dolci, ricette e segreti casalinghi per battere i rincari che sono stati protagonisti sui banchi dei produttori di Coldiretti insieme alle uova sode dipinte con i colori naturali della terra ottenuti con il vino del Chianti, il peperoncino rosso, gli spinaci o la barbabietola. Un altro modo originale e sostenibile per portare sulle tavole colore e festa che gli agricoltori di Coldiretti e Campagna Amica hanno condiviso con il sempre maggior numero di consumatori che scegli di fare la spesa direttamente ai mercati contadini.
Con la fine dell’emergenza gli italiani tornano a spendere per la Pasqua con una media di 69,2 euro a famiglia, il 25% in più rispetto allo scorso anno, attestandosi sui livelli pre-pandemia del 2019, nonostante le preoccupazioni per il conflitto in Ucraina. Si allungano le tavolate ma salgono in media di quasi il 6% anche i costi per la preparazione dei menu di Pasqua per i rincari dei prezzi che interessano tutti i principali prodotti simbolo della festa, afferma la Coldiretti. Aumenta il tempo dedicato in cucina nella preparazione dei pasti che sale a 2 ore di media, ma fra quelli che hanno scelto di dedicarsi ai fornelli c’è – continua Coldiretti Toscana – un 29% di appassionati che ha deciso di spendere fino a tre ore di tempo ai fornelli e una quota dell’8% di maratoneti della cucina che si spingerà sulle 5 ore per portare in tavola piatti di ogni tipo. Non manca però un 6% di italiani che ricorrerà al cibo da asporto o direttamente alla consegna a domicilio.
Tra i prodotti immancabili sulle tavole pasquali, quasi quattro italiani su 10 (39%) mangeranno carne di agnello per rispettare le tradizione. Tra coloro che non rinunciano all’agnello, il 24% acquisterà quello Made in Italy e un altro 9% lo andrà addirittura a comperare direttamente dal produttore per avere la garanzia dell’origine.