Conciliare agricoltura e ambiente; coniugare gli interessi delle imprese con i vincoli imposti dal parco nazionale delle Foreste Casentinesi; permettere il lavoro delle imprese, senza alternare l’equilibrio naturale. Sono queste le problematiche che Coldiretti Arezzo, dopo un incontro con gli imprenditori della zona, ha deciso di affrontare con decisione, attivando un tavolo tecnico che, di recente, si è riunito per mettere a fuoco le principali criticità. Composto dal segretario di zona Corrado Santini, dagli imprenditori agrituristici Scipione Covan e Giorgio Grofi, da Antonella Stefani titolare di un’impresa agricola a indirizzo foraggero boschivo e da Emilio Stefani con azienda vocata al bosco e alla coltura del castagno, il team ha individuato le questioni urgenti: la presenza eccessiva di ungulati e cervidi, il surplus di burocrazia che deve essere snellita; il bisogno di un logo del parco per valorizzare prodotti e servizi offerti dalle imprese che su operano sul territorio protetto; la necessità di favorire le aziende del parco sia attraverso il finanziamento di progetti ad hoc, sia assicurando loro la priorità nell’assegnazione dei lavori e progetti di manutenzione ambientale alle aziende. Ogni aspetto individuato sarà adesso sviluppato e declinato nel dettaglio. Obiettivo: mettere a punto un programma di interventi da condividere con gli imprenditori della zona e da discutere con l’ente parco. “Diventa sempre più urgente e necessario – hanno ribadito il presidente di Coldiretti Arezzo Tulio Marcelli e il direttore Claudio Massaro – trovare un punto di incontro perché i vincoli ambientali non siano dei pericolosi freni all’attività imprenditoriale ma si traducano in concrete opportunità per le aziende che si impegnano a rispettare i limiti e le regole che governo aree a tutela ambientale”.
26 Maggio 2008
PARCO DELLE FORESTE CASENTINESI