“Si è finalmente avuto il coraggio di colpire le rendite di una casta di intoccabili che rappresenta lo 0,2% della platea dei beneficiari ma che in questi anni ha assorbito il 15% del sostegno all'agricoltura”. Lo ha affermato Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Arezzo e Toscana e membro della Giunta Nazionale Coldiretti, durante i lavori del Question time su “PAC 2014 – 2020: tutto quello che c’è da sapere” che si è tenuto venerdì 13 Giugno, alle 15.30, presso la Sala Borsa Merci in piazza Risorgimento ad Arezzo.
All’incontro, partecipato da oltre 300 persone che hanno gremito la sala, hanno preso parte anche Angelo Frascarelli, docente di Economia e Politica Agraria dell'università di Perugia e Gianni Salvadori, assessore all'agricoltura della Regione Toscana. Hanno poi portato il saluto delle loro rispettive amministrazioni l’assessore all’agricoltura della Provincia di Arezzo, Andrea Cutini, e l’assessore alle attività produttive del Comune di Arezzo, Paola Magnanensi.
“L’accordo sulla Pac colpisce infatti – ha spiegato Marcelli - le rendite degli intoccabili insieme alle speculazioni, e consegna più risorse ai settori strategici del Made in Tuscany come la zootecnia da carne e da latte, gli ovicaprini, l’olivicoltura e cerealicoltura. Settori che garantiscono quelle produzioni su cui si fonda lo straordinario successo del nostro agroalimentare all’estero che quest’anno ha superato per la prima volta i 2 miliardi di euro generando occupazione e sviluppo del territorio”.
Positiva quindi l’analisi dopo la firma dell’accordo tra Stato e Regioni che regola la distribuzione per i prossimi sette anni di circa 4 miliardi l’anno - a livello nazionale - di aiuti diretti alle imprese. “L’accordo privilegia inoltre i giovani – ha spiegato ancora Marcelli - e premia i veri agricoltori, i coltivatori “per mestiere” e le imprese con partita Iva spezzando così gli inaccettabili privilegi di chi, fino ad oggi, ha speculato sull’agricoltura “succhiando risorse” agli agricoltori veri.
Il prof Frascarelli ha evidenziato nel dettaglio le principali decisioni assunte, a partire dalla ripartizione degli “aiuti accoppiati”, per i quali è stata fissata una quota all’11%, pari a oltre 426 milioni di euro, lasciando il 4% delle risorse al pagamento di base. I settori sui quali sono state concentrate le risorse sono: zootecnia da carne e da latte, piano proteico e seminativi (riso, barbabietola e pomodoro da industria), olivicoltura. Per incentivare il lavoro giovanile, è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro”.
“Si è deciso poi - ha concluso il docente - di applicare una riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro. Valorizzato al massimo il lavoro in quanto dal taglio saranno esclusi i costi relativi alla manodopera, salari stipendi, contributi versati a qualsiasi titolo per l’esercizio dell’attività agricola”.
L'assessore Salvadori a sua volta ha spiegato che l’intesa raggiunta dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina e dalle Regioni in attuazione in Italia della Politica agricola comune 2014 – 2020, “non solo consegna alla Toscana più risorse e più equità nella distribuzione dei contributi per gli agricoltori, ma soprattutto rappresenta un esempio positivo di politica che sa decidere in tempi brevi nell’interesse dei veri imprenditori agricoli e contro rendite ormai insostenibili, superando i particolarismi dei vari territori ed effettuando scelte strategiche per il futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiani”.
14 Giugno 2014
“La nuova Politica agricola comune premia gli agricoltori toscani”