“Grazie, Signore, per il sole e per l’acqua; per la bella e per la triste stagione; per l’abbondanza del raccolto e per le avversità della natura che ci stimolano a guardare con più fiducia la Tua Provvidenza”.
Le parole tratte dalla “Preghiera del coltivatore”, spiegano nel migliore dei modi, il significato della Giornata del Ringraziamento di Coldiretti Arezzo, che ha scelto, per celebrare la sua sessantasettesima edizione, la Pieve di Santa Maria, nel cuore di Arezzo.
La fotografia che ieri mattina, veniva regalata ai passanti, ai turisti, ai fedeli, era quella di uno spaccato dell’agricoltura, portata al centro della città, proprio sotto Piazza Grande che nel passato, per molti anni, è stata la sede del mercato degli agricoltori.
Un carro, posto proprio all’ingresso della Pieve, adornato con i frutti della terra e tempestato da fiori gialli, colore simbolo dell’Associazione, e non sono mancati i trattori, arrivati per l’occasione dal corso principale, a testimonianza di quei mezzi, che ogni giorni gli imprenditori agricoli accendono, per portare avanti il loro prezioso lavoro quotidiano di creatori principali di cibo.
In questo modo, Coldiretti Arezzo, si preparava a celebrare la sua “67° Giornata del Ringraziamento”, per rendere grazie per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui frutti della terra e sui mezzi agricoli.
“Per noi quello di ieri è stato un momento importante, un momento di forte Ringraziamento per i doni arrivati nel 2017 nonostante tutte le difficoltà – spiega il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi - allo stesso modo abbiamo colto questa occasione per far vedere alla città di Arezzo che c’è un agricoltura importante, che esiste un’agricoltura viva. I mezzi agricoli che abbiamo portato in centro sono una piccola delegazione, una piccolissima rappresentanza per mostrare quello che noi quotidianamente facciamo per questa città nel nostro piccolo ma che Coldiretti fa in grande per l’Italia intera. Cerchiamo – conclude Rossi – di dare un valore, di fornire sempre più risalto all’economia e valorizziamo al massimo i nostri produttori”.
La Santa Messa è stata concelebrata da Don Alvaro Bardelli e da Don Giancarlo Gatteschi, Consigliere ecclesiastico dell’Associazione che hanno ricordato come il dono della terra non è illimitato e per questo si deve apprezzare l’opera degli agricoltori perché la terra, anche se qualche volta fa soffrire, non tradisce sottolineando che “Siamo responsabili di quello che lasceremo alle generazioni future e dobbiamo essere riconoscenti con il Signore per i doni che riceviamo ogni giorno”.
Alla giornata hanno preso parte anche le istituzioni politiche e cittadine a cominciare dall’Onorevole Marco Donati, dall’Assessore Vincenzo Ceccarelli e dal Vicepresidente del Consiglio Regionale Lucia De Robertis, erano presenti inoltre il Presidente della Camera di Commercio di Arezzo Andrea Sereni ed il Primo Rettore della Fraternita dei Laici Dottor Pier Luigi Rossi.
E la Pieve di Santa Maria è stata vestita a festa anche al suo interno in occasione di questa giornata, con le bandiere gialle issate nella navata centrale, moltissimi i dirigenti dell’Associazione che hanno portato il loro contributo, insieme ai tanti imprenditori agricoli presenti e ai dipendenti della struttura presenti con le famiglie.
“Una vera festa popolare – commenta il Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli – una celebrazione durante la quale tutti i coltivatori hanno portato le loro famiglie, i bambini, i nonni, gli anziani, una tradizione che va avanti da quando è nata la nostra Associazione e credo che anche la presenza degli imprenditori agricoli con i trattori qui in città, testimoni la vicinanza e la popolarità di questa grande festa per tutta la città di Arezzo. La chiesa aretina è poi da sempre accanto al mondo dell’agricoltura e ai suoi valori
Il mondo rurale – e si avvia a terminare Marcelli – deve rimanere espressione forte di solidarietà, disponibilità, e rispetto profondo di quelli che sono i cicli della terra, con le abbondanze e le carestie, con la vita che nasce, si spegne e ancora rinasce in un meraviglioso mistero quotidiano”.
Un momento molto significativo della celebrazione è stato quello dell’offertorio, durante il quale i bambini presenti, aiutati dai dirigenti di Coldiretti, hanno portato all’altare i cesti provenienti dalle vallate della provincia e dalla città di Arezzo contenenti i frutti della terra, le grandi eccellenze del territorio.
A seguire, la benedizione ai doni della terra e alle macchie agricole proprio fuori dalla Pieve che Don Giancarlo Gatteschi ha fatto alla presenza di una folla di persone che, uscite dalla chiesa, si sono composte intorno ai mezzi agricoli e ai frutti proprio per essere anch’esse parte di una giornata così importante.
Successivamente, all’interno delle stanze del Seminario vescovile, si è tenuto il pranzo sociale con i prodotti delle aziende di Campagna Amica della provincia e preparato dall’Agrichef Sara Barbara Guadagnoli dell’Agriturismo Fattoria Le Rocche con la collaborazione dell’Associazione Cuochi Arezzo.
22 Gennaio 2018
LA 67’ GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO DI COLDIRETTI AREZZO CELEBRATA IN PIEVE