La provincia di Arezzo vanta di molte donne alla guida di imprese, e anche nel settore dell’agricoltura i numeri sono significativi con la bandiera rosa delle imprenditrici che si dedicano all’agricoltura ed a tutte le attività ad essa connesse, che sventola risultati importanti. Oggi presso la sede di Coldiretti Arezzo si è riunito il Forum Provinciale di Coldiretti Donne Impresa Arezzo per eleggere il nuovo coordinamento, durante l’incontro sono stati pianificati i progetti e le attività per la valorizzazione del settore agricolo in rosa. Entrano a far parte del Coordinamento, che resterà in carica per i prossimi 5 anni le imprenditrici agricole a rappresentanza di tutto la provincia: Elena Bertini, Anna Maria Bonatti, Francesca Del Morino, Sara Barbara Guadagnoli, Luisa Iannattone, Carola Loretta Lazzeri, Eleonora Lisi, Antonietta Mercurio, Giovanna Pavan, Elisa Rampi, Ilaria Salvadori, a loro il compito di coordinare al meglio l’imprenditoria femminile di questa provincia sia in campo agricolo e non solo, partendo dalla propria attività ed andando a confrontarsi con le realtà imprenditoriali, cercando momenti di formazione, sviluppo e crescita.
“Il secondo settore in termini numerici dell’imprenditoria della provincia è proprio l’agricoltura – spiega il Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli -  con oltre 1.800 imprese di donne che costituiscono un quinto del totale delle imprese femminili (20,4%). Il peso che queste hanno all'interno del settore cresce però ad un importante 30,1% secondo il rapporto 2017 sullo stato dell’economia della provincia aretina. Le aziende agricole guidate da donne in provincia di Arezzo sono un patrimonio con un peso all’interno del mondo produttivo che non è dato solo dal numero delle titolari, ma anche da una capacità di innovazione che è stata in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla multifunzionalità per le imprese agricole in ambito economico, ambientale e sociale”.
A livello nazionale sono aumentate del 6,6% nell’ultimo anno le imprese agricole guidate da giovani donne per un totale di 13.887 realtà nel 2017. E’ quanto emerge da un’elaborazione di Coldiretti in occasione della giornata dell’8 marzo. su dati Camera di Commercio di Milano rispetto alla rappresentanza femminile under 35 nei campi, nelle stalle e negli agriturismi, in buona sintesi in agricoltura una impresa giovanile su quattro viene gestita da ragazze.
“Nella loro attività imprenditoriale – spiega il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – le agricoltrici aretine hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, la valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi: dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, alle fattorie didattiche, fino agli orti didattici, oltre ai mercati di Campagna Amica e all’agriturismo. Le imprenditrici nelle campagne – spiega Rossi - hanno puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio, magari usando lo smartphone per controllare gli animali in stalla nelle pause all’università oppure per condurre on line acquisti e prenotazioni in agriturismo, o per portare il vino aretino in tutto il mondo”.
La scelta di diventare imprenditore agricolo è peraltro apprezzata anche dalle persone vicine quali genitori, parenti, compagni o amici.
“E’ una grande soddisfazione fare questo lavoro – commenta Elena Bertini Responsabile Provinciale Coordinamento Donne Impresa Arezzo che conduce un’azienda agricola di alberi di Natale, mele e patate in Casentino – stiamo puntando su quelle caratteristiche di distintività che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina e che hanno permesso all’export agroalimentare di raggiungere dati importanti nell’ultimo anno.
Come Coordinamento in questi anni siamo stati molto attivi, rappresentando le istanze delle nostre imprenditrice agricole, attive e protagoniste sul territorio, a cominciare dal Progetto sulla Corretta e Sana alimentazione in undici istituti scolastici della provincia”.