Il futuro del tabacco aretino? Dipende dai prezzi che riuscirà a spuntare sul mercato. I produttori che hanno compiuto sforzi notevoli per migliorare la qualità delle produzioni e per razionalizzare il processo produttivo, infatti, non sono disposti a continuare a sottostare alle “leggi” dettate dall’agroindustria, che, complici gli aiuti, ha sempre riconosciuto quotazioni irrisorie al prodotto. “Continueremo a fare tabacco, solo se questo sarà remunerativo”, hanno detto i tabacchicoltori, riuniti di recente, da Coldiretti Arezzo. L’incontro, a cui ha partecipato il dottor Paolo Abballe, dell’Area Economica di Coldiretti Nazionale, è servito a fare il punto sulla situazione del comparto. Anche alla luce delle scelte europee, operate nel 2004 e confermate di recente, che portano progressivamente verso il disaccoppiamento. Nel 2009, il premio disaccoppiato sarà del 40%, percentuale che salirà a quota 50, tra il 2010 e il 2013. “Questo – ha detto il direttore della Coldiretti aretina, Claudio Massaro - dovrà corrispondere a una sensibile lievitazione del prezzo del tabacco sul mercato, prezzo che oggi è del tutto irrisorio. A fine gennaio i tabacchicoltori della provincia torneranno ad incontrarsi per approfondire la discussione sulla delicata fase in cui la Regione Toscana dovrà definire i contenuti del PSR con specifico riferimento alle modalità di erogazione di finanziamenti alle aziende tabacchicole.
29 Dicembre 2008
Il futuro del tabacco aretino?