Le organizzazioni agricole aretine scendono in campo a fianco di Banca Etruria e si schierano per una soluzione “che salvaguardi le radici della Banca sul nostro territorio” come affermano i presidenti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura di Arezzo “segnaliamo inoltre l’importanza che vengano mantenuti saldi i legami tra la Banca e il suo territorio di riferimento”.
Senza ovviamente entrare nel merito dell’Opa presentata dalla Popolare di Vicenza, le tre organizzazioni affermano che “c’è bisogno, per le imprese agricole, di un rapporto forte con la Banca del territorio, che tale deve rimanere, per poter essere un interlocutore importante su un terreno delicato quale ad esempio quello dell’accesso al credito per il mondo agricolo”.
Non va poi dimenticato che per i coltivatori contare su certezze quali quelle dell’attenzione di un istituto di credito profondamente radicato sul territorio diventa decisivo, anche per la possibilità di aver un facile accesso a filiali sparse un po’ su tutto il territorio della provincia.
Da ultimo, segnalano i tre presidenti “occorre tener presente che molti soci delle nostre organizzazioni agricole sono anche soci della Banca, ed è certamente auspicabile che questo forte legame impresa-banca possa restare vivo per affrontare anche le prossime difficili sfide che l’economia continua a proporre”.
Da parte loro le associazioni agricole faranno quanto è nelle loro facoltà per favorire il mantenimento di Banca Etruria quale banca del territorio e punto di riferimento per l’economia della provincia aretina.