Strumenti per la valorizzazione dei prodotti locali; la revisione urgente di alcune norme regionali (tra cui spiccano la legge urbanistica, la legge agrituristica, la legge sull’uso dei diserbanti e quella sull’emergenza idrica); un progetto per la fauna selvatica e gli animali predatori che mettono a rischio la sopravvivenza delle imprese agricole; una politica di rilancio per il settore floricolo; l’attuazione dell’annunciata rivoluzione in materia di semplificazione sono solo alcuni dei punti in cui si articola il “documento di mobilitazione”, che Coldiretti Arezzo presenterà al Presidente della Provincia, ai sindaci, ai consiglieri provinciali e comunali, ai rappresentanti dei partiti di tutto il territorio aretino.
Le pagine in cui sono racchiuse le ragioni che hanno portato la più importante organizzazione agricola a imboccare la strada del conflitto saranno diffuse in modo capillare, prima della grande manifestazione di piazza.
“Abbiamo sollecitato la Regione ad intervenire su questioni che riteniamo strategiche per la vitalità e lo sviluppo delle nostre imprese, per conservare l’immagine e la qualità della nostra agricoltura, per tutelare i diritti dei consumatori. Lo abbiamo fatto anche presentando una proposta di legge, sostenuta dal oltre 26 mila firme, per la diffusione e la valorizzazione delle produzioni toscane, a cui gli amministratori toscani, nonostante gli impegni assunti, non hanno dato seguito. Oggi non è più tempo di promesse. E’ il momento di adottare una politica agricola seria ed efficace, per dare centralità all’agricoltura; certezze operative e strumenti adeguati alle imprese che vogliono essere competitive sul mercato; trasparenza sull’origine dei prodotti; prezzi più vantaggiosi per i cittadini e più remunerativi per i produttori”, annunciano il Presidente di Coldiretti Pistoia Tulio Marcelli e il Direttore Claudio Massaro, presentando il documento in cui state sintetizzate le motivazioni della mobilitazione di Coldiretti.
“Abbiamo deciso di consegnare questo materiale a tutti i rappresentanti delle istituzioni e dei partiti, con la volontà di far conoscere con chiarezza e trasparenza le ragioni di una protesta che poggia su basi concrete, con l’obiettivo di farle comprendere a tutti, senza strumentalizzazioni”, aggiungono il Presidente e il Direttore di Coldiretti.
22 Ottobre 2008
COLDIRETTI PRESENTA IL DOCUMENTO DI MOBILITAZIONE