“Coldiretti Arezzo, semplicemente, non poteva mancare: si tratta di sostenere un importante progetto di aiuto ai bambini e alle famiglie sul disagio infantile nella nostra città affiancando associazioni e strutture con le quali lavoriamo da tempo in ambito educativo e sociale, soprattutto nelle scuole con il progetto per la sana e corretta alimentazione, per cui Coldiretti Arezzo affianca ‘Girotondo intorno al Sogno’ nel suo progetto intitolato Il girotondo dà una mano alla famiglia, iniziativa di promozione sociale, che parte in concomitanza con la fine delle scuole”.
Sono parole del direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi, che descrive così la partecipazione di Coldiretti a sostegno degli esperti di Girotondo, che intendono promuovere, in collaborazione con Coldiretti Arezzo, Lilt sez. provinciale di Arezzo e Banda Piccoli Chef, un'iniziativa gratuita di consulto per affrontare il disagio infantile.
“Squadra che vince – spiega ancora Rossi – non si cambia: i partner di questa iniziativa sono gli stessi con i quali stiamo portando avanti da tempo iniziative importanti in area sociale, e questo nuovo spazio di impegno comune testimonia una volta di più quello che è lo spirito dell’azione di Coldiretti, che non si ferma alla produzione e alla promozione dell’agricoltura e dell’agroalimentare, ma che è forza sociale di rilievo, protagonista negli spazi, sempre più ampi, nei quali propria azione, come in questo caso, può portare benefici alla collettività, e in particolare alle famiglie e all’infanzia”.
“La solidarietà e il nostro impegno non vanno in vacanza, la squadra di esperti è attiva ed è formata – spiega dal canto suo Edy Marruchi, psicoterapeuta e presidente di ‘Girotondo intorno al Sogno’ - da un pool di volontari che comprende educatori, psicologi e psicoterapeuti, in grado di rispondere davvero a qualsiasi esigenza dovesse presentarsi alle famiglie che chiederanno nel corso dell'estate il nostro aiuto rispetto al disagio infantile”.
L’obiettivo del progetto è quello di comprendere assieme al bambino quale è la radice del disagio che sta alla base della sua sofferenza che, a volte se non riconosciuta e accolta può trasformarsi in difficoltà di comportamento di gestione della aggressività, dell’impulsività, delle emozioni o delle sue capacità di apprendimento e d’espressione. La stessa Marruchi spiega “quanto sia importante il lavoro dei volontari per mandare avanti il progetto, attraverso il quale raccoglieremo anche importanti dati che serviranno a capire più a fondo lo stato di salute dei nostri bambini delineando il quadro della situazione su base territoriale”.
17 Giugno 2015
COLDIRETTI AREZZO A FIANCO DELL’INFANZIA CON “IL GIROTONDO DA’ UNA MANO ALLA FAMIGLIA”