Aumento record, del 53%, degli acquisti diretti dal produttore, dove solo nel 2011 hanno fatto la spesa ben 9,2 milioni di italiani, che hanno tagliato le intermediazioni pur di non rinunciare alla qualità a tavola. E’ un dato nazionale “che trova pieno riscontro nel nostro territorio” spiega Tulio Marcelli, presidente della Coldiretti aretina e toscana. “E’ una risposta importante – conferma il presidente Coldiretti – della bontà della grande iniziativa delle botteghe di Campagna Amica, alle quali  anche qui ad Arezzo viene riconosciuto il ruolo di baluardo contro la crisi, con prezzi equi e soprattutto grazie alla garanzia di qualità e origine dei prodotti”.
Il calo del 10 per cento negli acquisti di uova di cioccolato e colombe è, invece, l’aspetto più evidente di una Pasqua, appena trascorsa, anche qui nel segno del risparmio: “Otto aretini su dieci hanno trascorso in casa propria o di parenti e amici le festività, con una spesa complessiva in calo del 7% rispetto allo scorso anno: è questo il bilancio della giornata di Pasqua  - insiste Marcelli - che evidenzia come gli effetti della crisi hanno spinto i nostri concittadini al risparmio sia a tavola in casa sia al ristorante, mentre negli agriturismi sono aumentate del 3 per cento le presenze”.
La Pasqua 2012 sarà quindi ricordata – sottolinea la Coldiretti – anche per l’accresciuta sensibilità nei confronti degli sprechi: “Il menu della Pasquetta infatti per molti aretini – conclude Marcelli – è stato base di polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia che sono un’ottima soluzione per utilizzare gli avanzi della Pasqua secondo le preziose ricette tramandate nel tempo in campagna”.
Sempre a proposito di risparmi, secondo al Coldiretti nel 2011 le famiglie hanno tagliato dell’1,3% anche le spese alimentari e le tavole si sono impoverite in quantità nel 2011 con meno carne bovina (-0,1%), pasta (-0,2%) carne di maiale e salumi (-0,8%), ortofrutta (-1%) e anche meno latte fresco (-2,2%).
La Coldiretti, sulla base dei dati Ismea e Istat sottolinea che la riduzione è continuata anche nel 2012 con un calo del 2,3% a febbraio secondo l’indicatore dei consumi di Confcommercio.