Coldiretti non è solo “la più importante organizzazione agricola italiana e aretina”, ma “è presente nel cuore pulsante della società, con la sua attenzione alla produzione di cibo di qualità, e quindi con ricadute immediate e decisive sul sociale, sulla salute, sull’alimentazione, sui giovani, sull’occupazione e sull’ambiente”. Per questo “l’agricoltura che vogliamo per lo sviluppo del territorio aretino è un dettagliato documento programmatico per le prossime elezioni amministrative nella nostra provincia, che chiede una serie di impegni non certo di parte, ma orientati a migliorare il funzionamento di spazi economici e sociali nelle città in cui si vota e nelle quali Coldiretti già è, ma potrà essere sempre più, presente e protagonista”.
Sono parole di Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, in riferimento al programma che Coldiretti Arezzo ha presentato ai candidati sindaco di Sansepolcro e Montevarchi nei due incontri che si sono tenuti nei giorni scorsi nello stile Coldiretti che parte dal concetto che “l’agricoltura ha bisogno della buona politica”.
“Chiediamo alle forze politiche di pronunciarsi su questioni nevralgiche che riguardano l’agricoltura – si legge nel documento programmatico presentato – poiché dalla chiarezza nascono le scelte politiche che poi faranno i nostri soci al momento della votazione. Ma non solo – insiste Marcelli - gli sforzi delle nostre imprese meritano attenzioni importanti e mediante i temi che sono proposti nel nostro documento siamo certi che si potranno centrare gli obiettivi di Coldiretti come “Forza Amica del Paese”.
Rivolto ai candidati delle due importanti cittadine, che hanno ruoli fondamentali in Valtibertina e Valdarno, è poi intervenuto il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi che ha illustrato anche ruolo e impegni operativi della Coldiretti stessa. In estrema sintesi questi i punti fondamentali del documento: si parte dalla difesa e crescita dell’autentico “Made in Italy” e la tutela del patrimonio agroalimentare, spiegando dove Coldiretti chiede alla politica di tutelare la filiera agroalimentare del territorio nell’ambito del più ampio progetto nazionale a difesa del Made in Italy e gli interessi delle imprese della filiera agroalimentare aretina deve rappresentare una priorità.
Coldiretti sollecita poi le amministrazioni comunali “ad evitare di applicare logiche di breve periodo alla progettazione e gestione delle mense scolastiche, dove il criterio è spesso quello dell’economicità piuttosto che quello della qualità”, anche alla luce e nello spirito del progetto per la corretta e sana alimentazione già condiviso nelle due cittadine. Tutto ciò è legato anche alla salvaguardia del territorio e tutela dell’ambiente: un patrimonio da trasferire al futuro: “ache ha il pregio di custodire il paesaggio, di svolgere l’azione di salvaguardia del territorio rurale, dal punto di vista idrogeologico e della biodiversità, nonché di contenimento delle problematiche causate dalla fauna selvatica, in particolare cinghiali e caprioli”.
Sui Farmers’ Market Coldiretti chiede di valorizzare il vero Made in Italy, auspicando che le amministrazioni promuovano l’estensione capillare dei mercati degli agricoltori. L’agricoltura dei giovani imprenditori è un altro punto fondamentale: una delle variabili cruciali per lo sviluppo del sistema economico locale è rappresentato dalla qualità del capitale umano e delle capacità manageriali il cui miglioramento nel settore agroalimentare passa attraverso un significativo ricambio generazionale e per questo Coldiretti chiede particolare attenzione a questo aspetto da parte della politica. Decisiva anche la filiera agricola, certificata e garantita: Coldiretti chiede di incentivare le attività economiche ad alta sostenibilità sociale, ambientale ed educativa come gli agriasilo, le fattorie didattiche, gli agriturismi e agricoltura sociale.
Necessario, poi secondo Coldiretti Arezzo, il rafforzamento di una rete di infrastrutture che favoriscono la viabilità rurale e lo sviluppo di un sistema turistico integrato visto che il sistema turistico e quello agroalimentare rappresentano due formidabili assi per l’economia di questi territori.
1 Giugno 2016
Agricoltura e buona politica per lo sviluppo del territorio aretino