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14 Ottobre 2022
GIORNATA ALIMENTAZIONE: I PIATTI DELLA TRADIZIONE SALVA CIBO E BOLLETTA, I TRUCCHI PER RISPARMIARE

Dai piatti della tradizione maremmana salva cibo ai trucchetti per recuperare quello che resta a tavola fino ai consigli per coniugare la voglia di continuare a portare in tavola cibi cotti con la necessità di ridurre l’impiego dei fornelli contribuendo alla campagna per il risparmio energetico lanciata dal Governo. Il trucco salva risparmio può essere quello di realizzare un pasto completo con lo stesso alimento base. Cuocere 100 grami di riso o cuocerne 300 gr comporta lo stesso tempo e utilizzo di energia ma consente di fare un menù completo.

Sono alcune delle soluzioni anti-spreco e salva tasche messe in campo dai cuochi contadini che saranno presentata domani, sabato 15 ottobre, dalle 10.00 in poi, al mercati di Campagna Amica di via Roccastrada, 2 a Grosseto in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione che si celebra il 16 ottobre per commemorare la fondazione della FAO.

“Complice il caro vita scatenato dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina sono sempre di più i cittadini che sono tornati ad adottare comportamenti responsabili per salvare i bilanci, anche se il problema dello spreco resta rilevante. – spiega il Presidente dell’Agrimercato, Lorenzo Dori - Questa iniziativa ci permette di dare suggerimenti, consigli ed indicazioni su come e dove poter risparmiare senza però perdere il gusto di cucinare. Con pochi accorgimenti si può fare molto”.

Nelle case si gettano mediamente ogni anno, secondo un’analisi Coldiretti su dati Onu, circa 67 kg di cibo all’anno per abitante, meglio degli sceicchi dell’Arabia Saudita con 105 kg di prodotti alimentari che finiscono nella spazzatura, davanti ad Australia con 102 chili e al Messico con 94 chili, mentre i più virtuosi sono russi (appena 33 chili di cibo buttato), sudafricani (40 chili) e indiani (50 chili). Ma se si considerano solo le nazioni dell’Unione Europea, emerge che i cittadini del Belpaese sono più responsabili dei cugini francesi che in un anno gettano alimentari per 85 chili a testa e tedeschi (75 kg) mentre gli inglesi appena usciti sono a quota 77 kg.

A guidare la classifica degli sprechi sono le abitazioni private – rileva Coldiretti Grosseto – dove si butta mediamente circa l’11% del cibo acquistato mentre mense e rivenditori ne gettano rispettivamente il 5% e il 2%. Un fenomeno che determina anche – precisa Coldiretti Grosseto – effetti dirompenti sull’economia, sulla sostenibilità e sul piano ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Si stima, infatti, che le emissioni associate allo spreco alimentare rappresentino l’8-10% del totale dei gas serra. “Un problema drammatico dal punto di vista etico oltre che economico contro il quale Coldiretti – conclude Milena Sanna, Direttore Coldiretti Grosseto - è impegnata da anni in un’opera di sensibilizzazione dei consumatori attraverso il progetto dei mercati di Campagna Amica per il contenimento degli sprechi con la più grande rete delle fattorie e dei mercati a chilometri zero che riduce le distanze ed i tempi di trasporto e garantisce maggiore freschezza e tempi più lunghi di conservazione degli alimenti”.

Quando acquisti un prodotto alimentare leggi l’etichetta?

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