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11 Aprile 2018
VINO ARETINO: GRANDE QUALITA’, SERVIZI MIRATI E LA PRESTIGIOSA VETRINA DEL VINITALY IN ARRIVO

La provincia di Arezzo è fiore all’occhiello d’Italia per la produzione di vini, è un territorio vivace per investimenti e per il trasformato e Coldiretti Arezzo ha messo in piedi un servizio vitivinicolo ad hoc pensato su misura per le aziende del settore.
“Proprio per questa attitudine dei produttori alla qualità e alla produttività – spiega il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – abbiamo costituito un ufficio provinciale di competenza esclusivamente vitivinicola sia per quanto riguarda la parte burocratica come ad esempio la compilazione dei registri dematerializzati ma anche e soprattutto per l’assistenza agronomica ed in cantina al fine di  affiancare le aziende e supportarle al meglio nella produzione di quel vino che porta il nome di Arezzo nel mondo. Non solo – prosegue Rossi - “Il futuro del Made in Italy dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività che è stata la chiave del successo nel settore del vino dove ha trovato la massima esaltazione la valorizzazione delle specificità territoriali che rappresentano la vera ricchezza del Paese, il vino italiano è cresciuto scommettendo sulla sua identità con una decisa svolta verso la qualità”.
Sempre nel settore vitivinicolo la Coldiretti di Arezzo informa che così come stabilito dal Ministero delle Politiche Agricole, per il 2018 saranno disponibili autorizzazioni per  nuovi impianti di vigneto per complessivi 6.685, di cui circa 600 per la Regione Toscana. L’unico modo per impiantare vigneti è quello di essere titolari di autorizzazioni che vengono distribuite gratuitamente tramite presentazione della domanda, le richieste di autorizzazione dovranno essere presentate tramite il portale nazionale SIAN entro il 16 aprile.
“La nostra è una provincia vitale che investe su nuovi vigneti e sulla qualità – dichiara il Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo tulio Marcelli - basti pensare a “L’Oreno” della Tenuta Sette Ponti con la ”.
E la Coldiretti di Arezzo si prepara a salire verso Verona dal 15 al 18 aprile dove andrà in scena la 52° edizione e proprio lì, in quella vetrina sul mondo, saranno presenti anche i vini aretini.  Si sta realizzando un riposizionamento globale della produzione tricolore che diminuisce in quantità ma aumenta in qualità con oltre il 70% dedicata a vini DOCG, DOC e IGT con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola. Sul territorio nazionale ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità su cui può contare l’Italia che vanta lungo tutta la Penisola la possibilità di offrire vini locali di altissima qualità grazie ad una tradizione millenaria.
“Saremo presenti al Vinitaly – si avvia a concludere Marcelli – anche per sostenere lo sforzo che tante aziende vitivinicole di eccellenza del nostro territorio stanno facendo per promuovere il vero Made in Italy e in Tuscany, al vino aretino viene riconosciuta la svolta verso la qualità, che ha messo in moto nel settore un percorso virtuoso, in grado di conciliare ambiente e territorio con crescita economica e occupazionale”.
E domenica 15 aprile, alcuni esponenti della Coldiretti provinciale guidati dal Presidente Marcelli e dal Direttore Rossi parteciperanno al convegno organizzato dalla Confederazione Nazionale sul futuro della vitivinicoltura italiana dove sono previsti gli interventi del Presidente Moncalvo, del Segretario Generale Gesmundo e di alcuni importanti figure del settore vitivinicolo.

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