“Semplicemente vogliamo parlare e confrontarci sul futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare, affrontare tematiche centrali per lo sviluppo agricolo del nostro territorio e sottolinearne le criticità e gli elementi di fragilità che impediscono la piena esplosione del settore, ma per poterle poi superare insieme, per un’agricoltura sempre più protagonista”.
Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, spiega cosi il significato degli incontri territoriali con i soci imprenditori di Coldiretti, che hanno preso il via la scorsa settimana in Valtiberina- ieri si è tenuto un partecipatissimo faccia a faccia ad Arezzo - e che si svolgeranno sul territorio della provincia aretina con una fitta rete di appuntamenti programmati da ora fino all’inizio di ottobre.
“Gli incontri con i nostri soci imprenditori sono anche decisivi per la programmazione – insiste Marcelli – per le strategie che ci consentiranno di mettere in campo e per il dialogo fecondo che susciteranno, e saranno capillari per la distribuzione territoriale che non trascurerà nessuna zona del nostro territorio, perché rappresentano un’importante occasione per dialogare con la nostra base associativa e per approfondire tutte le tematiche di attualità sindacale, fiscale, tecnica e non solo: un aggiornamento su tutte le azioni che Coldiretti mette in campo, in ambito locale, regionale e nazionale, per consentire alle nostre imprese di essere competitive sui mercati e nel garantire il giusto reddito”.
“C’è ancora molta strada da percorrere – continua Marcelli - se si pensa alla “Guerra del grano” ed alle altre vertenze con la primaria necessità di ottenere l’obbligo dell’origine in etichetta per tutte le filiere che ancora non l’hanno, cercando di combattere le speculazioni sui prezzi dei prodotti agricoli, che spesso non compensano neanche i costi di produzione dell’impresa. “Particolare impegno – quindi - sul fronte della indicazione in etichetta dell’origine del grano, nelle produzioni di pasta e pane, al fine di togliere dall’anonimato il luogo di produzione della materia prima che rappresenta un valore intrinseco delle nostre produzioni. Analogamente alla messa in trasparenza dell’origine di tutte le carni e suoi derivati, come pure per i salumi ed i formaggi”.
“Il socio, il titolare dell’azienda agricola - spiega il direttore Mario Rossi  - sarà, per l’attività di questa stagione di ripartenza dopo l’estate, come sempre al centro assoluto del progetto Coldiretti, e questi incontri che stiamo portando avanti serviranno a contribuire a rendere il socio sempre più protagonista nell’organizzazione, sul mercato, e nella società. Continueremo ad incontrare tutti gli associati – continua Rossi - per fare chiarezza su diversi argomenti e garantire un importante coinvolgimento diretto della base associata in un indispensabile approfondimento delle normative e l’illustrazione della posizione sindacale assunta dalla Coldiretti in merito alle problematiche più urgenti da risolvere che vedono protagonista il settore primario”
Al centro degli incontri sul territorio le tematiche più attuali: “tanti i temi sul banco, - spiega ancora Rossi - dall’emergenza ungulati alla lotta sui prezzi giusti all’origine, dalla salvaguardia del patrimonio enogastronomico attraverso etichettatura e trasparenza, alla lotta alle contraffazioni che erodono opportunità ed occupazione alle imprese. Il territorio è la nostra forza – conclude Rossi - il luogo dove i progetti diventano realtà e dove gli associati sono i veri protagonisti delle azioni che Coldiretti mette in campo. Ecco perché siamo convinti che la sinergia delle azioni e il protagonismo della base associativa rappresentino la carta vincente per essere davvero la forza amica del Paese”.