La battaglia per il latte sicuro fa segnare un risultato importante a seguito della mobilitazione che ha visto coinvolta anche la Coldiretti di Arezzo nella grande giornata con la mungitura in piazza a Firenze dello scorso 6 febbraio:  l’adesione della Grande distribuzione organizzata (Gdo) alla proposta del Ministero delle Politiche Agricole di garantire al consumatore una maggiore trasparenza sull’origine del latte, attraverso un segno chiaro e omogeneo per l’indicazione della zona di mungitura in etichetta. 
“La presenza a Firenze con tanti nostri agricoltori di Arezzo, con i nostri allevatori – spiega il presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, tulio Marcelli – è la testimonianza della sensibilità della nostra agricoltura e del nostro settore zootecnico alla questione della purezza del latte italiano. Anche se i nostri allevatori sono in gran parte operatori sul fronte carne, sono ben coscienti dell’importanza della tutela complessiva del cittadino consumatore. Ecco quindi che quella dell’origine del latte sarà una vittoria che dà grande soddisfazione a tutti noi di Arezzo”
“E’ un successo fondamentale, spiega Coldiretti– perché in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero è un primo passo che va completato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti”. 
 “Tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri  - spiega direttamente il presidente nazionale di Coldiretti, Moncalvo - e anche la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta”.