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28 Maggio 2015
L’AGRICOLTURA CHE VOGLIAMO PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO ARETINO

“Abbiamo bisogno di buona politica”: è una delle affermazioni di Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, nel suo intervento nel corso della parte pubblica dell’Assemblea di Coldiretti Arezzo, tenutasi ieri presso l’Allegro Agriturismo Argiano, ad Arezzo.
Lo fa rivolto ai candidati sindaco di Arezzo, tutti invitati all’evento Coldiretti e presenti in massa, 8 su 9. Marcelli si rivolge quindi a Roberto Barone, Matteo Bracciali, Alessandro Ghinelli, Gianni Mori, Gianfranco Morini, Maria Cristina Nardone, Massimo Ricci  e Alessandro Ruzzi, mancava solo Ennio Gori impegnato altrove, e spiega come Coldiretti sia non solo “la più importante organizzazione agricola italiana e aretina, ma che rappresenta una fetta importante della società, con la sua attenzione alla produzione di cibo di qualità, e quindi con ricadute sul sociale, sulla salute, sull’alimentazione dei giovani, sull’occupazione”.
Ecco allora che Coldiretti Arezzo si rivolge a tutti i candidati sindaco alla prossime amministrative con un vero e proprio decalogo, illustrato nel corso del pomeriggio dal direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi che, con l’ausilio di slide e filmati, ha anche illustrato ruolo e impegni operativi della Coldiretti stessa.
“L’Agricoltura che vogliamo per lo sviluppo del territorio aretino – ha spiegato Rossi – è un dettagliato documento programmatico per le elezioni amministrative del 31 maggio che, in un volumetto in dieci punti, tutti molto articolati, chiede una serie di impegni non certo di parte, ma orientati a migliorare il funzionamento di una serie di spazi economici e sociali della città di Arezzo, nella quale Coldiretti già è, ma potrà essere sempre più presente e protagonista”.
In estrema sintesi questi i punti fondamentali del documento: si parte dalla difesa e crescita dell’autentico “Made in Italy” e la tutela del patrimonio agroalimentare, spiegando dove Coldiretti chiede alla politica di “tutelare la filiera agroalimentare del territorio nell’ambito del più ampio progetto nazionale a difesa del Made in Italy e gli interessi delle imprese della filiera agroalimentare aretina deve rappresentare una priorità”.
Secondo punto la salvaguardia del territorio e tutela dell’ambiente: un patrimonio da trasferire al futuro. Qui si spiega come “all’agricoltura è stato riconosciuto il ruolo di attività produttiva che ha il pregio di custodire il paesaggio, di svolgere l’azione di salvaguardia del territorio rurale, dal punto di vista idrogeologico e della biodiversità, nonché di contenimento delle problematiche causate dalla fauna selvatica, in particolare cinghiali e caprioli”. Qui vi è un punto molto importante: Coldiretti richiede all’amministrazione comunale che la manutenzione e cura del verde pubblico venga affidato all’imprenditore agricolo professionale come previsto dalla Legge di orientamento che esplicita la vocazione multifunzionale dell’impresa agricola.
Sui Farmers’ Market, al terzo punto del documento, Coldiretti chiede di valorizzare il vero Made in Italy, auspica che l’amministrazione comunale promuova l’estensione capillare dei mercati degli agricoltori e propone anche l’apertura di un mercato coperto di Campagna Amica in città, un punto di qualità che suscita un sempre più alto interesse e gradimento da parte dei consumatori e si propone anche come rilancio di zone della città che hanno registrato episodi di degrado.
L’agricoltura ai giovani imprenditori è il quarto punto: una delle variabili cruciali per lo sviluppo del sistema economico locale è rappresentato dalla qualità del capitale umano e delle capacità manageriali il cui miglioramento nel settore agroalimentare passa attraverso un significativo ricambio generazionale e per questo Coldiretti chiede particolare attenzione a questo aspetto da parte della politica.
Quinto punto la filiera agricola tutta aretina, certificata e garantita: Coldiretti chiede di incentivare le attività economiche ad alta sostenibilità sociale, ambientale ed educativa come gli agriasilo, le fattorie didattiche, gli agriturismi e agricoltura sociale. Coldiretti sollecita poi l’amministrazione comunale ad evitare di applicare logiche di breve periodo alla progettazione e gestione delle mense scolastiche, dove il criterio è spesso quello dell’economicità piuttosto che quello della qualità.
Una moderna “Governance” a sostegno dello sviluppo del territorio è l’oggetto del sesto punto, nel quale Coldiretti chiede che venga riconosciuto il protagonismo alle associazioni imprenditoriali nel ridisegnare la governance della promozione del sistema Arezzo e sollecita il sostegno dell’amministrazione comunale a mettere in campo azioni volte a valorizzare la figura dell’imprenditore agricolo professionale.
Un piano strategico che favorisca innovazione e sviluppo dell’agricoltura è al settimo punto: qui si chiede alla buona politica di aumentare il grado di competitività del settore, favorendo la crescita dimensionale delle imprese, la loro aggregazione, e la semplificazione amministrativa.
Ottavo punto la lotta alla contraffazione e la valorizzazione della cultura della legalità, e Coldiretti chiede di tutelare i prodotti locali dal rischio della contraffazione, agendo contro ogni forma di concorrenza sleale che impoverisce il territorio, minaccia la salute dei consumatori, riduce la sicurezza alimentare e compromette i diritti del lavoro.
Al nono punto il necessario rafforzamento di una rete di infrastrutture che favoriscono la viabilità rurale, visto che, secondo Coldiretti, il miglioramento e il potenziamento delle infrastrutture a servizio delle unità produttive agricole e forestali rappresentano gli strumenti utili, anche nell’ottica di favorire il consumo in zona delle produzioni locali, con lo scopo di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti e migliorare il consumo stagionale dei prodotti.
Ultimo punto, ma importantissimo anch’esso, lo sviluppo di un sistema turistico integrato per Arezzo, visto che il sistema turistico e quello agroalimentare rappresentano due formidabili assi per l’economia del Comune di Arezzo.

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