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8 Gennaio 2013
Coldiretti Arezzo lancia la sfida “infortuni zero”

Obiettivo infortuni zero. Formazione professionale come strumento antinfortuni e anticrisi. Prendono il via in questi giorni i corsi di formazione di Coldiretti Arezzo che, oltre ad insegnare e migliorare tecniche agrarie di coltivazione, hanno anche ulteriori scopi e finalità più ampie: “Innanzitutto - spiega il direttore provinciale, Giampiero Marotta – la formazione permanente costituisce un’efficace arma contro il flagello degli infortuni sul lavoro: il nostro obiettivo è quello di arrivare a ‘infortuni zero’, aiutando soprattutto i giovani imprenditori e i lavoratori del settore a ridurre qualsiasi problema fisico causato dall’utilizzo di strumenti meccanici per la manutenzione delle piante (forbici, seghetti, roncole, etc.) oltre che le ben note problematiche legate alla guida di mezzi agricoli. Ed infatti il primo corso parte proprio affrontando il tema della potature delle olive.”.
Ma secondo Coldiretti Arezzo la formazione incide anche come risposta alla crisi: “In un momento economico difficile, anche dal punto di vista dell’occupazione, specializzare persone in grado di operare nel settore primario, l’unico che vede una qualche erosione della disoccupazione, può rappresentare - sempre secondo Marotta - una possibilità ulteriore sia nel favorire l’insediamento dei giovani in agricoltura, sia per consentire a chi lo volesse di presentarsi sul mondo del lavoro con specializzazioni importanti quali quella che mette in grado di potare olivi, o quella, il cui corso è anch’esso pronto alla partenza, di manutenere giardini e vivai”. Ciò consentirà, sempre secondo Coldiretti, di “mantenere attive piccole imprese agricole a forte rischio abbandono, salvaguardando in questo modo, occupazione, territorio e paesaggio, centrali per il grande appeal turistico della Toscana nel mondo”.
Entrando nel dettaglio, Coldiretti Arezzo, in collaborazione con il Circolo Acli di Capolona ha dato il via ad un nuovo corso di potatura dell’olivo. Le lezioni riguardano sia gli aspetti della potatura dell'olivo, sia la pratica della concimazione e delle malattie delle piante. Tutte le lezioni prevedono anche prove pratiche da programmare con gli allievi. Altro corso, per vivaista giardiniere, si terrà a febbraio 2013, e introdurrà gli allievi sia alla tecnica vivaistica, sia alla professione, appunto, di giardiniere.
 “L’iniziativa – conclude il direttore della Coldiretti aretina - è pensata per tutti coloro che intendono lavorare in questo settore e fornisce le competenze di base e specifiche sulla coltivazione e commercializzazione dei principali prodotti vivaistici nonché sulle attività pratiche di gestione e manutenzione di parchi”.

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