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18 Febbraio 2010
arezzo: nuovo regolamento urbanistico

I vertici di Coldiretti Arezzo, in un apposito incontro con l’Assessore Gasperini del Comune di Arezzo hanno   positivamente condiviso la necessità di preservare alle imprese agricole tutte le opportunità offerte dalle nuove linee di sviluppo collegate al concetto di multifunzionalità.
L’agricoltura non può, pertanto, essere imbrigliata da regole urbanistiche che rischiano di compromettere il suo sviluppo e le nuove opportunità di reddito che ad essa vengono offerte dal nuovo quadro normativo di riferimento. Questo ha scritto Coldiretti nel documento in cui sintetizza il suo parere sul Regolamento Urbanistico del comune di Arezzo, attualmente in fase di discussione. “Il settore sta acquisendo sempre più una valenza multifunzionale: ormai alla coltivazione e all’allevamento si affiancano spesso la manipolazione e la trasformazione, ma anche l’erogazione di servizi. A cominciare dall’agriturismo che, tra le attività connesse, è indubbiamente la più conosciuta e ed economicamente rilevante”, spiega in premessa il Presidente di Coldiretti Tulio  Marcelli. E aggiunge: “Non possiamo dimenticare poi la produzione di energia rinnovabile, tramite l’utilizzo di moduli fotovoltaici integrati e non, che deve essere sostenuta e incoraggiata, come quella derivata dall’utilizzo di altre forme di biogas, oli vegetali, pirolisi, perché si vada verso una filiera di approvvigionamento della biomassa a livello locale. Un occhio di riguardo, merita  la filiera legno energia per il riscaldamento, sia in ambito agricolo che extra agricolo, fondamentale in Toscana, regione che vanta la  maggiore superficie boscata. Le osservazioni che abbiamo presentato al regolamento urbanistico – continua Marcelli – nascono per evitare che lo sviluppo, in chiave multifunzionale, dell’azienda agricola venga limitato. L’impresa, al contrario, ha bisogno si sfruttare tutte le opportunità di crescita e di reddito, quindi ha la necessità di effettuare ampliamenti ed investimenti. Inevitabile quindi chiedere  la possibilità di realizzare nuovi fabbricati rurali, anche interrati e non solo in ampliamento, sia per scopi produttivi che residenziali, in tutte le zone agricole, ferme restando le limitazioni di carattere generale previste dalla normativa regionale l. r. 1/05. Inoltre riteniamo favorire i lavori di ristrutturazione e la riorganizzazione funzionale dei fabbricati esistenti, grazie a cui è possibile  migliorare le attività produttive attuali e future. Per le aziende agrituristiche, che sono chiamate a soddisfare le nuove esigenze del mercato, nell’attività di recupero degli edifici esistenti, occorre prevedere la possibilità di destinare queste strutture a nuovi gettonati servizi: dalla piscina coperta al centro benessere per finire con i servizi sportivi”, termina il Presidente di Coldiretti che, nel  documento con cui accompagna le proposte di emendamento del regolamento urbanistico, chiude con una zoomata sul ruolo svolto dalle imprese agricole nella tutela e conservazione del territorio. “Le ordinarie lavorazioni dei terreni, la gestione delle colture erbacee ed arboree, effettuate dagli agricoltori, producono  un beneficio diretto per l’azienda agricola ma anche un beneficio/servizio per l’intera  collettività. I benefici derivati della conservazione del paesaggio sono a disposizione tutti in forma gratuita con riflessi diretti nelle attività commerciali, artigianali, turistiche. Se gli imprenditori agricoli avranno la possibilità di sviluppare le proprie idee e realizzare reddito, investiranno risorse, creeranno opportunità di lavoro  e contribuiranno a  conservare e migliorare  il paesaggio. In caso contrario, oltre al depauperamento dell’economia diretta ed indotta, l’incuria e l’abbandono potranno prevalere, con conseguente degrado e dissesto del territorio”.

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