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27 Ottobre 2021
POLO PESCIATINO / CRISANTEMI. Prezzi e domanda vanno bene, ma il settore floricolo è a rischio

Dalla Commemorazione defunti almeno il 20% di fatturato annuo. COLDIRETTI PISTOIA: favorire investimenti in serre più efficienti e sostenibili 

A pochi giorni dal 2 novembre le attività di preparazione per raccolta e spedizione del crisantemo, fiore simbolo della commemorazione dei defunti, è in pieno svolgimento nel polo floricolo di Pescia.

La commemorazione dei defunti rappresenta per i produttori almeno il 20% del volume d’affari annuo.

È un’annata particolare per i crisantemi, spiega Coldiretti Pistoia, nel 2021 la domanda ed i prezzi di vendita danno segnali molto positivi. I prezzi all’ingrosso sono in crescita a doppia cifra: anche del 25% rispetto allo scorso anno, e chi ha prodotto, vista la qualità riconosciuta al prodotto pesciatino, sta vendendo tutto –spiega Coldiretti Pistoia-. Elementi positivi a cui fa da contrappeso l’aumento dei costi di approvvigionamento dei fattori produttivi, a monte e a valle della produzione in serra: dalle talee, ai trasporti, dai costi energetici a quelli del confezionamento”.

Un mercato volatile quello dei fiori a Pescia, che ancora risente della crollo della primavera 2020, quando il lock down bloccò tutte le attività, con conseguente invio al macero delle produzioni.

Un evento che ha comportato incertezza ulteriore, in un settore a forte deperibilità del prodotto. Così le piccole attività hanno spesso rinunciato a produrre, assecondando la tendenza già in corso della riduzione delle attività.

Conferme a questo andamento arrivano dalle stime del Mefit (Mercato dei fiori di Pescia), elaborati da Coldiretti. Il volume d’affari nel periodo della commemorazione dei defunti della produzione italiana del mercato dei fiori di Pescia è di 7/8 milioni di euro, ritornando ai livelli del 2019, con meno produzione ma prezzi più sostenuti. . Da inizio anno sono transitati dal Mefit, 70milioni di steli di fiori e 550mila chili di verde ornamentale (come l’agrifoglio).

“Ora, con la crescita dei costi delle materie prime, in particolare di gas e gasolio, per dare futuro alle nostre aziende floricole è indispensabile –spiega Coldiretti Pistoia- favorire investimenti in nuove serre riscaldate attraverso fonti di energie rinnovabili e più economiche: efficienti e sostenibili”.

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