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28 Dicembre 2018
Bilancio 2019: bene l’accordo con l’Unione Europea

La procedura di infrazione avrebbe messo a rischio anche le risorse per l’agricoltura italiana e toscana, per questo anche Coldiretti vede positivamente l’accordo sulla manovra con l’Unione Europea, che fa tirare un sospiro di sollievo in tutto il mondo agricolo. Tale infrazione avrebbe messo a rischio i fondi europei per l’Italia, che solo nell’agroalimentare valgono oltre cinque miliardi all’anno. Con l’intesa raggiunta con la Commissione Europea si è evitato la procedura per debito eccessivo che avrebbe potuto comportare una multa pari ad almeno lo 0,2% del Pil ed il blocco dei fondi europei, in caso di mancato adeguamento.
Per capire quanto siano importanti le risorse comunitarie per l’agricoltura toscana basta vedere che le risorse disponibili nel settenato 2014-2020 del Piano di Sviluppo rurale ammontano a 950 milioni di euro dei quali ad oggi sono stati messi a bando risorse per 861 milioni di euro. Circa 46mila le imprese agricole toscane che hanno partecipato ai 50 bandi fino ad oggi pubblicati. A questi si devono aggiungere circa 180 milioni annui relativi ai contributi per le imprese agricole che beneficiano degli interventi della Politica Agricola Comune.
“Dopo mesi di estenuanti tira e molla – ha detto Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana - siamo arrivati ad una conclusione positiva anche per non indebolire l’Italia in una fase delicata del futuro dell’Unione Europea con le scelte sul bilancio comunitario dal quale dipenderanno molte delle opportunità di sviluppo fino al 2027”. “Il nostro Paese si deve battere ora contro ulteriori tagli nel nuovo bilancio europeo a carico della Politica agricola comune (Pac) che aggraverebbe la condizione di pagatore netto” ha affermato il presidente della Coldiretti nel sottolineare che “a pagare il conto della Brexit non deve essere l’agricoltura che è un settore chiave per vincere le nuove sfide che l’Unione deve affrontare, dai cambiamenti climatici all’immigrazione alla sicurezza”.
“C’è l’esigenza di “riequilibrare” invece la spesa facendo in modo – ha commentato Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – che la politica agricola europea possa recuperare con forza anche il suo antico ruolo di sostegno ai redditi e all’occupazione agricola per salvaguardare un settore strategico per la sicurezza e la sovranità alimentare e per contribuire alla crescita dell’intera economia europea ed in particolare dei territori svantaggiati ed a rischio idrogeologico”.

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